Questa antica esclusiva struttura, risalente al 1200, è una testimonianza significativa della presenza dei Cavalieri Templari a Orvieto, protagonisti dei capitoli più affascinanti e misteriosi della storia medievale europea.
Durante il periodo della loro presenza ad Orvieto (per circa due secoli a partire dal 1140circa), i Cavalieri Templari ebbero possedimenti sia nel centro storico che nel territorio circostante.

Questa struttura fu una delle due più importanti case-forte di protezione (Il Dongione) e “sede produttiva” delle Precettoria dell’Ordine, e dunque fu il punto di riferimento maggiore dei possedimenti extraurbani dei Templari nella zona.

Questo luogo prescelto si trova infatti in posizione dominante su un altopiano  in posizione strategica a circa 5 km dalla città e protetto da strapiombi naturali, ideali per la funzione di avvistamento e difesa. Dalla sommità di questo altopiano, i Templari infatti controllavano il fiume Paglia, il ponte, la fertile valle e i confini di tutto il territorio.
La proprietà gode dunque di una vista panoramica a 360 gradi su tutta valle del Paglia.

Questa casa-forte, composta da un torrione con un edificio su più piani , oltre a fungere da struttura difensiva e punto di osservazione, era adibita anche a supporto di tutte le attività produttive che si svolgevano nei possedimenti come le coltivazioni, la lavorazione della canapa, l’allevamento, la pesca lungo il vicino fiume Paglia. Era infine adibita ad abitazione del Precettore stesso, a Caserma per gli adepti e alloggio per i pellegrini e viandanti.

Rimangono ancora tracce evidenti della struttura e dell’aspetto originario della costruzione come le fondamenta in blocchi di tufo regolari e le finestre e porte con la forma ad arco a tutto sesto. Oltre alla torre con la specifica funzione di difesa, al piano terra c’era la Caserma e Sala Capitolare, l’ampia sala in cui si svolgevano le maggiori assemblee dei monaci. Al piano primo nobile c’era invece l’ alloggio del Precettore e suo ufficio. Infine, il piano interrato ospitava il Refettorio dove sono ancora visibili la volta romanica a crociera e le due simboliche aperture esagonali in mattoni (che rappresentano il sole con sei raggi). Successivamente venne aggiunta un’ altra apertura rettangolare, forse con la funzione di butto.

Nel corso dei secoli la struttura ha subito alcune modifiche in seguito alle diverse destinazioni d’uso, ad esempio, la merlatura della torre è stata sostituita da una copertura a falde. Il bel soffitto a cassettoni ancora visibile, è stato realizzato solo alla fine del 1800.

Una attenta ristrutturazione che conservi e valorizzi l’importanza storica e artistica di questa proprietà, potrà restituire il fascino di un’epoca di eroismo, spiritualità e mistero.
La proprietà in vendita è circondata da circa 1 ha di terreno.

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